Scuola pubblica. Riforma

1. La scuola pubblica dipende esclusivamente dallo Stato in ogni sua funzione: personale docente e non, infrastrutture, scuolabus, mensa, materiale didattico e qualsiasi altra persona o cosa necessiti allo svolgimento o alla preparazione dell’anno scolastico. Di conseguenza vengono abolite le scuole comunali.

2. La scuola dell’obbligo è divisa in tre cicli di insegnamento di 4 anni più un anno conclusivo di specializzazione. I primi due cicli sono ad indirizzo generale e sono uguali in tutte le scuole. Il terzo è ad indirizzo specifico e si divide in 4 licei: della cultura, delle arti, del turismo e della tecnica. L’iter scolastico dello studente è:

scuola materna (biennio non obbligatorio)

primo ciclo (quadriennio obbligatorio)

secondo ciclo (quadriennio obbligatorio)

liceo (quadriennio obbligatorio)

specializzazione (un anno obbligatorio)

università

3. Si può accedere alla scuola dell’obbligo dopo aver compiuto il quinto anno d’età.

4. Materie:

Primo ciclo:

italiano, informatica, inglese, matematica, storia, geografia, scienze, motoria, arte (musica e disegno), quiz su applicazioni pratiche e prove Invalsi. Viene introdotta una nuova materia: “rispetto”. In essa si studia il fenomeno dell’immigrazione e relativa integrazione, l’educazione civica e stradale, principi di pronto soccorso. I corsi delle materie sono strutturati per essere completati 8 anni ad eccezione di storia, geografia e rispetto il cui programma si completa in 4 anni.

Secondo ciclo:

proseguono i corsi delle stesse materie del primo ciclo. Fanno eccezione storia, geografia e rispetto che ripetono il programma con maggiori approfondimenti.

Terzo ciclo:

a. Liceo della cultura: italiano, informatica, inglese, matematica, fisica, filosofia, chimica, storia, geografia, scienze, storia dell’arte mondiale, latino, letteratura latina, letteratura greca.

b. Liceo delle arti: italiano, informatica, inglese, arti figurative, storia dell’arte mondiale, storia dell’arte italiana, storia della musica, pianoforte, chitarra, musica d’insieme.

c. Liceo del turismo: italiano, informatica, inglese, francese, tedesco, spagnolo, economia, storia dell’arte mondiale, storia dell’arte italiana.

d. Liceo della tecnica: italiano, informatica, inglese, matematica, fisica, chimica, scienze, meccanica, telecomunicazioni, elettronica, elettrotecnica.

5. Specializzazione: è obbligo dell’allievo scegliere da una a tre materie studiate al liceo per un approfondimento specifico. La frequenza è di 10 ore settimanali per ogni materia e dura un anno scolastico, alla fine del quale ci sarà un esame e verrà rilasciato un attestato con valutazione per ogni singola materia.

6. L’esame di maturità si svolge su 5 materie scelte dallo studente e, se superato, darà accesso all’anno di specializzazione. Il diploma di maturità verrà rilasciato ed avrà valore legale solo dopo il superamento dell’esame dell’anno di specializzazione.

7. Durata.

L’anno scolastico (per tutte le regioni) inizia il terzo lunedi di settembre e termina il secondo venerdi di giugno. Devono essere svolti non meno di 200 giorni di lezioni.

In un a.s. il primo ciclo prevede 1000 ore (da 55 o 60 minuti), il secondo ciclo 1100, i licei 1200. Le lezioni si svolgono di mattina, con una ricreazione di 20 minuti e senza il servizio mensa.

Vengono abolite le classi a tempo pieno e sono sostituite da un servizio di doposcuola (che va richiesto al momento dell’iscrizione). Gli studenti che aderiscono all’iniziativa, dopo il normale svolgimento delle lezioni mattutine con la propria classe di appartenenza, generano nuove classi specifiche per il doposcuola, si servono del servizio mensa e nel pomeriggio svolgono due ore di materie, corsi o attività alternativi al programma scolastico.

8. Il numero massimo di alunni in una classe è di 1 ogni 2 mq di aula (per es. massimo 15 in un’aula di 30 mq), e non può in ogni caso superare il limite di 20 stidenti a classe (comunque massimo 20 in un’aula di 50 mq).

9. E’ obbligo dell’università istituire corsi brevi di laurea per gli indirizzi specifici che facevano parte della scuola d’obbligo e dei quali veniva rilasciato un diploma (per esempio agrario, geometra, alberghiero, nautica, aeronautica, perito industriale, ecc.).

10. Sono aboliti gli esami di riparazione, che vengono sostituiti con nuovi scrutini con le modalità seguenti. Alla fine dell’anno scolastico vengono svolti i consueti scrutini nei quali si stabiliscono le votazioni. In caso di quattro o più insufficienze lo studente viene respinto con conseguente ripetizione dell’anno. Gli alunni che hanno riportato da una a tre insufficienze partecipano a corsi di recupero mirati che prevedono la formazione di gruppi di studenti della stessa classe con la stessa materia da recuperare. Suddetti corsi durano 20 ore (a materia), sono presieduti dagli stessi insegnanti di competenza che lo studente ha avuto durante l’anno, sono tenuti nella struttura scolastica, e devono finire entro il 20 luglio. Al termine dei corsi, entro 7 giorni gli insegnanti, dopo nuovi scrutini, emetteranno una valutazione finale. Saranno promossi gli studenti che raggiungeranno la sufficienza in tutte le materie da recuperare. Unica eccezione: nei licei, l’insufficienza  in una sola materia non comporta la ripetizione dell’anno scolastico ma la promozione. Questo perchè i licei hanno una varietà di materie estremamente ampia e promiscua, ed è possibile che uno studente non sia particolarmente predisposto all’apprendimento di una di esse. Ciò non deve ostacolare la sua crescita in tutto il resto del programma scolastico. In pratica, lo studente ha la facoltà di eliminare una materia dai suoi studi. Questa eccezione non è valida per le tre materie comuni a tutti i licei: italiano, informatica ed inglese.

11. I libri sono in formato digitale e scaricabili gratuitamente on line (lo Stato prenderà accordi commerciali con le Case Editrici). Per evitare sprechi e pesi inutili da portare, è compito dell’insegnante informare l’alunno su quali siano le pagine da stampare (a cura e spesa dello studente) da portare in classe per lo svolgimento della lezione.

12. Nulla e nessuno, inclusa l’autonomia dei Dirigenti Scolastici e i Consigli di Istituto, può modificare quanto scritto.

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