Fisco. Riforma

Il sistema fiscale attuale prevede che i guadagni di un lavoratore dipendente vengano tassati 3 volte (4 se si investono). La prima volta è direttamente in busta paga, la seconda è quando va a comprare qualsiasi cosa (IVA) e la terza è sulla dichiarazione dei redditi, che si compila come se non fosse stato speso neanche un euro per la propria sopravvivenza (eccezion fatta per le briciole riferite alle spese sanitarie, a ristrutturazioni, a mutui, ecc.).

1. Abolizione di qualsiasi forma di tassazione inserita nella busta paga dei lavoratori dipendenti (eccezion fatta per i contributi pensionistici).

2. Tassazione per la dichiarazione dei redditi divisa in 3 fasce. L’imponibile (reddito tassabile) per i lavoratori dipendenti è dato dal Cud o dalla somma dei redditi in caso di più lavori, e per i lavoratori autonomi è dato dalla differenza tra entrate e uscite, secondo dichiarazione IVA.

a. Prima fascia fino a 25.000 euro (netti). Zero tassazione sui redditi. Viene a crearsi una prima fascia fiscale con franchigia totale, che garantisce al contribuente di non pagare ulteriori tasse sui beni di prima necessità, nella quale la tassazione è unica ed esclusivamente legata ai consumi tramite il pagamento dell’IVA all’atto dell’acquisto.

b. Seconda fascia da 25.001 a 250.000 euro. I primi 25.000 euro restano esentasse. L’esubero fino a 250.000 euro viene tassato del 25%. Può essere scaricata integralmente dall’imponibile qualsiasi tipo di fattura richiesta per acquisti, lavori e servizi.

c. Terza fascia oltre i 250.000 euro. I primi 25.000 euro restano esentasse. L’esubero fino a 250.000 euro viene tassato del 25%, oltre il quale scatta la tassazione al 50% (massima prevista in ogni caso). Anche in questa fascia può essere scaricata integralmente qualsiasi tipo di fattura richiesta per acquisti, lavori e servizi.

3. La tassazione delle Partite IVA è equivalente a quanto già scritto per le persone fisiche. Possono tuttavia godere di ulteriori sgravi fiscali in caso di statuti che prevedano esempi di fair play finanziario: stipendi al di sotto della media europea per la classe dirigenziale, utili aziendali tramutati in bonus di produttività per la classe operaia, ecc.

4. In virtù della semplificazione burocratica (vedi), e dato che lo Stato è quindi diventato l’unico “interlocutore finanziario” col cittadino, tutte le tasse di tipo comunale (rifiuti, immobili, ecc.), accise e quanto altro dovuto dal contribuente all’Agenzia delle Entrate, incluse multe e contravvenzioni, verranno inserite nella dichiarazione precompilata e conteggiate nel totale da pagare. Eventuali debiti dello Stato nei confronti del cittadino verranno qui inseriti e decurtati o saldati. Di conseguenza non ci saranno più pagamenti da effettuare allo Stato da parte del cittadino nel corso dell’anno, dato che tutto verrà inserito nella dichiarazione dei redditi (che potrà comunque essere rateizzata).

5. Il modello per la  dichiarazione dei redditi deve essere precompilato dallo Stato e spedito entro il 31 maggio dell’anno successivo al contribuente, che ha 2 mesi di tempo per effettuare eventuali modifiche e rispedirla. Se l’Agenzia delle Entrate non riceve la dichiarazione modificata, riterrà valida quella precompilata. Se invece la dichiarazione verrà modificata dal contribuente, sarà quella valida ai fini del pagamento delle tasse (lo Stato avrà un anno di tempo per verificare la bontà delle modifiche e richiedere eventuali conguagli). In ogni caso entro il 31 luglio tutte le dichiarazioni dei redditi dovranno essere definite, e dovranno essere pagate entro il 31 ottobre.

6. In un futuro speriamo prossimo è auspicabile un software unico gestito dall’Agenzia delle Entrate, collegato alle casse di tutte le attività commerciali e al programma di fatturazione dei liberi professionisti, che registra tutte le transizioni in denaro o carta (dall’acquisto di una camicia alla fattura di un idraulico) e le inserisce in un personal database di ogni singolo cittadino. Tutti i movimenti in contanti oltre 100 euro verranno effettuati col rilascio del codice fiscale (se persona fisica), mentre quelli effettuati con qualsiasi altra tipologia di pagamento (carte, bonifici, assegni, ecc.) saranno automaticamente inseriti nel personal database al momento della registrazione bancaria. In questo modo si avrà il completo controllo dei movimenti economici e una corretta tassazione.

 

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