1. CENTRI DI ACCOGLIENZA
Lo Stato ha l’obbligo di realizzare in tutti i Comuni strutture idonee all’accoglienza dei migranti e genericamente dei senzatetto. A tal riguardo stanzia fondi, anche europei, per costruire ex novo centri di accoglienza o riadattare strutture pubbliche dismesse o parzialmente utilizzate già esistenti (caserme, ostelli, abitazioni, stadi, etc.). Nelle strutture molto popolose dovrà essere presente un’infermeria con almeno un medico e uno psicologo. Tutti i Comuni sono coinvolti e hanno l’obbligo di provvedere alla sistemazione di almeno un clochard ogni 1000 residenti. In caso di oggettiva impossibilità alla realizzazione del centro di accoglienza i senzatetto verranno trasferiti al Comune con posti liberi più vicino. I casi limite verranno gestiti dal Ministero che gestisce i fenomeni migratori.
2. IDENTIFICAZIONE E SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE (se viene approvata la legge da me proposta nella riforma degli ammortizzatori sociali. Vedi.)
Le pattuglie delle Forze dell’Ordine devono identificare i clochard e verificare se beneficiano del sussidio di disoccupazione. In caso negativo devono provvedere al trasporto del senzatetto presso i Carabinieri che si occuperanno della schedatura e dell’iter burocratico per l’assegnazione del sussidio.
3. ASSEGNAZIONE DEI MIGRANTI ALLE REGIONI
Lo Stato, ad ogni arrivo o emergenza, dopo gli accertamenti e le identificazioni da effettuare nei centri di accoglienza di transito siti nei punti di sbarco, assegna ad ogni Regione un numero di migranti in modo proporzionale alla popolazione residente (vedi punto 1). La Regione provvede poi all’affidamento ai singoli Comuni.
4. OBBLIGO DI PERNOTTAMENTO
E’ vietato dormire per strada. E’ una legge impietosa ma necessaria per il bene del senzatetto e per limitare il degrado ambientale. Di conseguenza le Forze dell’Ordine hanno il compito di accompagnare i clochard presso i centri di accoglienza, anche con la forza in caso di resistenza.